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16 Apr 2020
controllo di gestione studio dentistico

Controllo di gestione per studi dentistici

Adeguare i dati gestionali al periodo particolare che stiamo vivendo.

Partiamo da un dato di fatto: ad oggi non esiste nessuna norma specifica per la gestione dei pazienti all’interno dello studio odontoiatrico. Esistono consigli, indicazioni, opinioni…

Non sta al controllo di gestione stabilire se e quali siano corretti ma possiamo partire da alcune riflessioni per ragionare su come (ri)parametrare i dati gestionali dello studio.

1) Sembra opinione comune che gli studi dovranno dotarsi (almeno per un certo periodo) di specifici DPI e che questi dovranno essere cambiati ad ogni paziente per il dottore e per la sua assistente.

Se, ad oggi, possiamo affermare che il “costo monouso paziente” medio e di € 2,70 (dato puramente statistico da calcolare correttamente studio per studio) sembra che alla riapertura, calcolando mascherine, camici, guanti, ecc., si potrebbe arrivare a circa € 13 a paziente.

La prima (ri)parametrazione che dovremmo considerare sarà allora l’incidenza del costo dei materiali monouso sul fatturato. Supponiamo che uno Studio veda 1.000 pazienti in un dato periodo:

“costo monouso paziente” = 2.700,00 €

Supponiamo che nello stesso periodo fatturi € 500.000,00
avremmo un incidenza “costo monouso paziente” sul fatturato pari allo 0,54%

Ipotizzando il “costo monouso paziente” di € 13 avremo:
“costo monouso paziente” = 13.000 €

Mantenendo (si spera!) lo stesso fatturato di € 500.000,00
avremmo un’incidenza “costo monouso paziente” sul fatturato pari al 2,6%

2) Altro dibattito in corso è quello sulla gestione delle agende e della durata degli appuntamenti. Anche qui “voci di corridoio” sostengono che ad un qualsiasi appuntamento bisognerà aggiungere circa 30 minuti per: vestizione/svestizione di medico e assistente, pulizia/disinfezione del riunito, degli strumenti e della stanza, preparazione per il nuovo paziente, ecc.

Questo tempo in più andrà ad incidere sulla redditività di ogni prestazione che diminuirà con l’aumentare del tempo terapia (non prendiamo qui in considerazione, solo per brevità di esposizione, il fatto che anche alcuni costi fissi andranno ad aumentare (ad esempio acquistando un macchinario per la disinfezione)

Giungiamo quindi alla seconda (ri)parametrazione gestionale: il costo di esecuzione di una terapia e la sua redditività.

Analizziamo la terapia otturazione MOD (tempo in agenda 60 minuti)

Per definirne il costo bisogna considerare: il costo orario, il costo materiale, il “costo monouso paziente”, la percentuale del titolare/collaboratore:

“costo monouso paziente”: 2,70€
materiale: 8,50€
tempo: 37,46 € (costo orario poltrona = 37,46€/ora)

TOTALE: 48,66 €

Dopo le riflessioni fatte:

“costo monouso paziente”: 13,00 €
materiale: 8,50€ (escludendo aumenti sul prezzo del materiale)
tempo (+30 minuti): 56,19 € (non considerando nessun aumento dei costi fissi)

TOTALE: 77,69 €

Il costo prestazione subirà un aumento del 59,7% considerando solo l’aumento di tempo in agenda e l’introduzione di DPI specifici per limitare le possibilità di contagio.

Attenzione!!! Con queste semplici riflessioni NON stiamo suggerendo di aumentare i prezzi delle terapie, sarebbe un suicidio per la maggior parte degli studi.

Oggi, più che mai, è importante la consapevolezza dei NUMERI dello studio. Leggeteli, capite dove siete per meglio orientarvi nel prossimo futuro.

“Spesso nel giudicare una cosa ci lasciamo trascinare più dall’opinione che non dalla vera sostanza della cosa stessa”  (Lucio Anneo Seneca)

 

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Ci potete contattare al n. 392 959 6931

daniela